Lasserre

Mandy Morrigan | Desiré Martinez

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. 5-2-4
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    彡Lasserre | 17 Avenue Franklin Delano Roosevelt, Parigi, Francia
    l7PXNL2
    彡Orario: 11.35 AM
    彡Temperatura e Tempo: 15°, tempo sereno
    彡Ruolata: Aperta
    彡Turnazione:
    5-2-4 | Mandy 'Elle' Morrigan
    $Omega$ | Desiré "Desy" Martinez


    Pericolo: Medio
    Armi : 0
    Munizioni: 3
    Viveri : 4, lunga scadenza 4, breve scadenza
    Medicinali : 2, da banco
    Prede: 0



    Il Lasserre è un ristorante sviluppato su due piani: Al primo ci sono una sala di medie dimensioni, la cucina e i bagni, mentre al secondo piano ci sono un'enorme sala e i bagni. Inoltre, sulla terrazza c'è quella che un tempo era l'area fumatori.




    彡 Mandy 'Elle' Morrigan 彡 Skinwalker

    :Mandy:

    Per quanto mi fosse costato, avevo infine deciso di abbandonare la casa in cui mi ero rifugiata. Purtroppo rimasi a corto di viveri, e la fame non tardò a farsi sentire.
    L'auto sfrecciava tranquilla sull'asfalto, mentre la mente viaggiava alla ricerca di un posto che potesse tornarmi utile. Sbuffai sonoramente, tremendamente annoiata da tutta quella situazione; Mi mancava il mio locale, il mio lusso... Mi mancava la mia vita. Dopo circa dieci minuti, mi ritrovai nei pressi di una strada che conoscevo abbastanza bene, ricordando che lì ci fossero alcuni ristoranti di lusso. Decisi quindi di deviare verso quella direzione, per poi fermarmi davanti al Lasserre, uno dei ristoranti di quel posto. Parcheggiai l'auto poco lontano dall'entrata del ristorante, prendendomi alcuni istanti per controllare che tutto fosse sicuro. Sembrava tutto tranquillo, quindi recuperai lo zaino mettendomelo sulle spalle e, tenendo il machete ben stretto in una mano, scesi dall'auto per poi chiuderla con cura; Non che ce ne fosse realmente bisogno, ma la sicurezza non era mai troppa.
    Mi avvicinai all'ingresso del ristorante e, dopo aver tentato invano di aprire la porta principale, mi presi alcuni istanti per riflettere, prima di decidere di aggirare l'edificio. La porta sul retro era completamente aperta, il che non poteva promettere nulla di buono, ma decisi comunque di entrare, tenendo le orecchie ben tese a qualunque rumore. Con lenti e silenziosi passi, iniziai a dirigermi verso la cucina.



    Edited by Metalhead - 30/3/2014, 17:35
     
    .
  2. $Omega$
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Desirè ''Desy'' Martinez彡 Fata

    :Desy:


    Ormai dovevano essersene andati ... si ... sperai con tutte le mie forze che fosse così: non avevo più voglia di correre, mi serviva un po' di riposo ... ecco, solo alcuni minuti per riprendere fiato e per ritornare attivo e scattante come sempre.
    Ah, ma chi voglio prendere in giro? Quei ... quei ... cosi sembravano imbattibili: incredibilmente rapidi ed incredibilmente forti. Proprio quella mattina, non appena mi ero risvegliato in un'auto abbandonata che usavo come rifugio, un infetto s'era avvicinato al mio riparo ed ero dovuto correre a gambe levate con il mio zaino, la mia faretra ed il mio arco per cercarmi un nuovo nascondiglio e soprattutto per seminare il mostro. Sfortunatamente però sembrava che la fortuna mi avesse abbandonato quando mi ritrovai alle calcagna non uno ma ben tre infetti, palesemente intenzionati a trasformarmi in un mucchietto informe di carne sbranata e sanguinolenta. Ero però riuscito a seminarli, trovando riparo all'interno di un ristorante (ovviamente) abbandonato la cui entrata secondaria era aperta. A quel punto, senza nemmeno pensare del perché fosse praticamente spalancata, mi nascosi dentro alla cucina proprio dietro uno dei banconi di cottura. Ero rimasto immobile ed accucciato per ben mezz'ora, mantenendo salda la presa sulla freccia che tenevo incoccata nell'arco, pronto ad usarlo senza rimorsi sul primo infetto che mi avesse scovato: se me ne fossi dovuto andare prima del previsto almeno avrei provato prima a vendicare in piccola parte i miei genitori. Non era stato affatto facile cercare di farsi forza dopo che mamma e papà erano morti, ma il pensiero che magari le loro anime fossero tornate nel mondo di luce ormai precluso da tempo immemore alla nostra razza mi aveva dato un motivo per continuare a sopravvivere. Ad un tratto però mi parve di udire dei passi dirigersi verso la stanza della cucina ... che fosse uno di ... loro? Mi venne di colpo un'improvviso desiderio di farmi piccolo piccolo fino a sparire ... e questo mio desiderio mi spinse a stringermi contro il bancone da cottura, quasi come se l'avessi voluto spostare con tutto il peso del mio corpo, e nel frattempo la mia mano sinistra stringeva convulsamente l'arco.

     
    .
  3. 5-2-4
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Mandy 'Elle' Morrigan 彡 Skinwalker

    :Mandy:

    Conoscevo quel ristorante, quindi non ci misi molto a ricordare dove fosse la cucina e a raggiungerla. Prima di entrare, tentai di guardare come fosse la situazione all'interno, ritrovandomi a pensare che sembrasse sicuro. Ero brava a muovermi silenziosamente, ma ero comunque tesa poiché avrei pagato caro anche il più minimo dei rumori. Continuando a tenere saldamente il machete, pronta ad attaccare o a scappare in qualunque momento, entrai finalmente nella cucina. Inspirai a fondo, affidandomi completamente all'olfatto mentre le orecchie non smettevano di stare in allerta. Sentii uno strano odore che, al contrario di quelli a cui mi ero ormai abituata, era decisamente più piacevole... E non era odore di cibo, quindi non riuscii a stare tranquilla. D'un tratto sentii un lieve rumore, sembrava che qualcosa si fosse spostato anche se di poco; Poteva essere anche un semplice ratto o comunque un piccolo animale che si era rifugiato in quel ristorante, ma l'essere poco prudente in passato mi era sempre costato caro, per cui decisi comunque di controllare.
    Per sicurezza, feci un breve fischio; Nessuno avrebbe potuto sentirlo al di fuori di quella cucina, ma sapevo che se ci fosse stato qualche animale, di lì a poco si sarebbe mosso nuovamente. Mentre aspettavo un qualsiasi rumore, iniziai ad aggirare un bancone, osservando maniacalmente ogni centimetro di quel posto.
    Quando finalmente mi ritrovai davanti alla fonte di quel rumore e, a quanto sembrava, anche di quello strano odore, mi ritrovai ad assumere un'espressione sorpresa: Non era un animale, era un ragazzo. In un primo momento avevo alzato il machete, pronta ad attaccare, ma mi ritrovai ad abbassarlo lentamente, sperando che il ragazzo facesse lo stesso con il suo arco.

    «Mi aspettavo qualcosa di più grazioso, ma se non altro non sei uno di quegli esseri.»

    Commentai, pensando al fatto che avessi creduto che fosse stato un topolino a fare quei rumori. Non sapevo cosa quel ragazzo avrebbe potuto fare di lì a poco, ma ero certa che al minimo movimento brusco mi sarei trasformata e mi sarei messa in salvo, quindi non temevo una sua probabile reazione negativa.

     
    .
  4. $Omega$
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Desirè ''Desy'' Martinez 彡 Fata

    :Desy:

    Era ... era ... era una ragazza, tirai un sospiro di sollievo, alzandomi però repentinamente in piedi e puntandole per un attimo l'arco contro ... non era un'infetta e non avrei mai usato un'arma contro di lei, lungi da me commettere tale atrocità! Però volevo che capisse che non cercavo problemi, d'altronde lei aveva un grosso machete con sé e per quanto ne sapevo poteva essere anche una di quelle che per sopravvivere mangerebbero anche gli altri esseri viventi, ed onestamente avrei potuto sopportare di tutto ma non essere divorato da un altro essere senziente! Voglio dire ... ero giovane, dolce, innocente, bello ... okay, stavo decisamente vaneggiando. Riportai controvoglia i piedi per terra e squadrai da capo a piedi la ragazza che era entrata in cucina ed infine le rivolsi un sorriso raggiante, spalancando gli occhi: si, mi ero accorto praticamente a scoppio ritardato della fortuna che avevo avuto ... non avrei mai pensato di imbattermi in una persona non contaminata dal virus! -''Tu ... tu sei normale, vero?''- Chiesi, sporgendo appena in fuori le labbra atteggiate in quel sorriso benevolo -''Nel senso ... tu non vuoi mangiarmi, vero?''- Sebbene potesse suonare abbastanza strana quella domanda, ero dannatamente serio: avevo ancora un po' il timore che potesse assalirmi con quel machete e che soprattutto da un momento all'altro i suoi occhi potessero diventare rossi. Mi sentivo un po' un codardo in quel momento, ma infondo era normale esserlo in una situazione del genere ... dopotutto io non avevo mai avuto grandi pretese nella vita, ma solo di stare in pace e serenità con me stesso e con gli altri; tuttavia ciò ormai non sembrava più essere possibile -''E comunque penso di essere abbastanza grazioso''- sentenziai con fare falsamente offeso, piantando gli occhi sul volto di quella ragazza estranea.

     
    .
  5. 5-2-4
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Mandy 'Elle' Morrigan 彡 Skinwaker

    :Mandy:

    Osservai la reazione del ragazzo, stringendo il machete fino a far sbiancare le nocche della mano con cui lo stringevo, pronta a trasformarmi in qualunque momento. Tuttavia, di lì a poco mi ritrovai ad assumere un'espressione decisamente confusa quando sul volto del ragazzo ragazzo si dipinse un'enorme sorriso. Lo squadrai, ritrovandomi a storcere il naso alla vista degli abiti che indossava; Il Mondo era finito, va bene, ma il cattivo gusto nel vestire di certo non dipendeva da quello. Scossi il capo, tentando di concentrarmi su quel che il ragazzo mi stava chiedendo, e l'espressione confusa venne presto sostituita da una a metà tra il divertito e l'incredulo... Mi stava sul serio facendo quelle domande? Risi divertita, prima di posare il machete nell'apposito fodero legato alla cintura.

    «Sono a corto di viveri, ma non per questo ti mangerò, tranquillo.»

    Poteva sembrare che lo stessi rassicurando, ma in realtà il mio tono nascondeva una punta di sdegno; Semmai mi fossi abbassata a tal punto da dover arrivare al cannibalismo, di certo avrei scelto una preda più appetibile. Mentre ascoltavo le sue successive parole, mi sistemai quasi involontariamente la maglia, scoprendo la spalla nel modo giusto, per poi riavviarmi i capelli con un gesto della mano.

    «Evidentemente abbiamo un concetto di "grazioso" decisamente differente.»

    Mi limitai a commentare, per poi distogliere le mie attenzioni da lui e portarle sul resto della cucina. Iniziai a frugare un po' ovunque, in cerca di qualunque cosa potesse ritenersi commestibile; Era in momenti come quello che rimpiangevo il fatto di non poter mutare in un animale in grado di cacciare. Tenevo sempre le orecchie tese, quasi come per seguire con l'udito il ragazzo... Si era mostrato inoffensivo, ma non per questo mi sarei fidata.

    «Da quanto sei qui?»

    Chiesi, non riuscendo ancora a trovare nulla. La cucina era grande e ancora non l'avevo controllata tutta, ma qualche informazione da parte del ragazzo avrebbe senz'altro potuto facilitarmi il lavoro: Se era lì da più tempo, sicuramente avrebbe saputo se ci fossero ancora viveri.

     
    .
  6. $Omega$
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Desirè ''Desy'' Martinez 彡 Fata

    :Desy:


    -''Bé ... meglio così!''-

    Esclamai io quando mi disse che non mi avrebbe mangiato ed a quel punto io fui decisamente più sollevato, dopotutto non era una cosa rara che delle persone mostruosamente affamate potessero arrivare a mangiarsi tra di loro.
    Certo ... la ragazza poteva anche avermi mentito, ma non sembrava affatto avere cattive intenzioni ... inoltre di leggere i suoi pensieri non se ne parlava neanche! Cioè ... farlo mi avrebbe potuto dare anche la certezza effettiva che lei non mi avrebbe fatto del male, ma io detestavo dover violare la privacy delle persone in quel modo ... dopotutto ancora non avevo incontrato nessuno capace di resistere alla mia lettura del pensiero, anche se onestamente
    nemmeno avrei voluto possedere quella capacità ... mi faceva sentire colpevole quando la usavo.

    -''E' probabile, ma di certo non devo piacere a te''-

    Replicai io un po' stizzito quando espresse indirettamente il fatto che non mi reputava grazioso ... ma alla fine da quand'era che mi importava di piacere alle ragazze?
    Feci spallucce, assottigliando le labbra in una smorfia inespressiva, dopodiché osservai la ragazza guardarsi attorno all'interno della cucina, probabilmente alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti ... e proprio in quel momento mi accorsi che io avevo davvero fame.

    -''Da una mezz'oretta scarsa ... mi sono nascosto qui perché un gruppetto di infetti mi stava inseguendo''-
     
    .
  7. 5-2-4
        +1   -1
     
    .

    User deleted



    彡 Mandy 'Elle' Morrigan 彡 Skinwalker

    :Mandy:

    Risi a entrambe le risposte del ragazzo. Non volevo offenderlo, non intenzionalmente per il momento, ed era per questo che mi lasciai andare a quella risata; Ero sempre stata un tipo che amava punzecchiare chi aveva intorno, quindi poter finalmente riavere un botta e risposta con qualcuno era quasi rilassante.
    Alle sue successive parole, mi voltai per un attimo a guardarlo, storcendo il naso. Era lì da poco, ma poteva essere sia un bene che un male; C'era più possibilità di trovare da mangiare, anche se non avessimo la più pallida idea di dove mettere le mani. Proprio mentre mi lasciavo andare a quei pensieri, notai una strana porta alle spalle del ragazzo. Senza pensarci, sguainai il machete e mi avvicinai a essa. Lanciai un'occhiata al ragazzo, facendogli cenno di restare indietro, per poi bussare delicatamente alla porta. Inizialmente ci fu silenzio e stavo quasi per aprirla, ma dopo qualche secondo qualcuno dall'altra parte, che doveva necessariamente essere un infetto, iniziò a picchiare con violenza sulla porta. Avrei preferito darmela a gambe, ma supposi che dietro quella porta vi fosse la dispensa, e non potevo lasciarmi scappare un'occasione del genere.

    «Non so come te la cavi con quell'arco, ma spero che tu abbia una bella mira.»

    Dissi al ragazzo, per poi prendere un lungo respiro e riportare le mie attenzioni sulla porta. Ormai avevo deciso di entrare lì dentro, e niente mi avrebbe fermata, nemmeno quella bestia. Mi sgranchii rapidamente, per poi aprire la porta. L'infetto non ci pensò su due volte prima di di corrermi in contro. Aspettai di averlo a circa mezzo metro di distanza, per poi aggirarlo e piantargli il machete in un braccio, decidendo rapidamente di lasciarlo conficcato lì. L'infetto sembrò sentire il colpo, ma questo non basto a fermarlo, e tornò alla carica, tentando di afferrarmi con l'altro braccio, che prontamente gli bloccai, trascinando l'infetto di lato così che potesse dare le spalle al ragazzo.

    «Colpiscilo!»

    Esclamai con tono smorzato dallo sforzo, mentre usavo tutta la mia forza per tenere quell'essere il più fermo possibile. Sperai solo che il ragazzo non se la desse a gambe, altrimenti avrei dovuto trasformarmi in fretta e scappare il più velocemente possibile.

     
    .
6 replies since 30/3/2014, 15:05   104 views
  Share  
.
Top